Che cos’è l’infarto
L’infarto del miocardio si verifica quando una coronaria (arteria del cuore) si occlude, interrompendo il flusso di sangue a una parte del muscolo cardiaco. Senza ossigeno, le cellule miocardiche iniziano a danneggiarsi in pochi minuti. Intervenire presto può salvare vita e funzione cardiaca.
Sintomi: come riconoscerlo
- Dolore/pressione/oppressione al centro del petto (“peso”, “morsa”), spesso duraturo (>10 minuti)
- Irradiazione a braccio sinistro (o destro), spalle, dorso, collo o mandibola
- Affanno, sudorazione fredda, nausea o vomito, sensazione di svenimento
- Talvolta solo affaticamento marcato o “fiatone” improvviso
Attenzione: nelle donne, negli anziani e nei diabetici i sintomi possono essere meno tipici (affanno, stanchezza, malessere, dolore alla schiena o alla mandibola).
Fattori di rischio
- Fumo
- Colesterolo alto, ipertensione, diabete
- Sovrappeso/obesità, sedentarietà
- Familiarità per malattie cardiache precoci
- Età (maggiore incidenza con l’avanzare degli anni)
Cosa fare (e cosa evitare)
- Chiama subito il 112 (o 118).
- Rimani seduto/a o sdraiato/a in posizione comoda, resta a riposo.
- Se già prescritto dal tuo medico: assumi la terapia indicata per emergenza (ad es. nitroglicerina sublinguale).
- Se non hai allergie note e non ci sono controindicazioni note: una compressa di aspirina (300 mg) masticata può essere utile, ma segui le indicazioni dell’operatore del 112.
- Guidare verso l’ospedale
- Minimizzare o aspettare che “passi”
- Sforzi fisici
- Assumere farmaci non prescritti o in dosi non indicate
Cosa succede in ospedale
In Pronto Soccorso si eseguono ECG e esami del sangue (troponina). Se confermato l’infarto, si procede a ripristinare il flusso nella coronaria:
- Angioplastica primaria (PTCA con stent): riapertura meccanica dell’arteria
- Trombolisi: farmaci per sciogliere il trombo (se angioplastica non subito disponibile)
Il trattamento tempestivo riduce danno cardiaco e complicanze.
Dopo l’infarto: cura e prevenzione
Terapie a lungo termine
- Antiaggreganti piastrinici (es. aspirina, secondo prescrizione)
- Betabloccanti, ACE-inibitori/sartani, statine, altri secondo necessità
Stile di vita
- Smettere di fumare
- Alimentazione mediterranea, controllo del peso
- Attività fisica graduale e riabilitazione cardiologica se consigliata
- Controllo pressorio, glicemico e lipidico
Domande frequenti (FAQ)
Posso tornare a lavorare e fare sport?
Sì, spesso è possibile, con un programma graduale e dopo valutazione cardiologica. La riabilitazione aiuta a riprendere attività in sicurezza.
Devo continuare l’aspirina?
Segui esattamente le indicazioni del cardiologo: spesso è prevista una terapia antiaggregante prolungata (talvolta doppia per alcuni mesi).
Il dolore allo stomaco o alla schiena può essere infarto?
Talvolta sì, soprattutto se associato ad affanno, sudorazione, nausea. In caso di dubbio, meglio chiamare il 112.
Posso guidare dopo un infarto?
Dipende dalle condizioni cliniche e dalla normativa vigente: chiedi al cardiologo quando è sicuro riprendere la guida.
Quando contattare il medico
- Nuovi episodi di dolore toracico, affanno, palpitazioni
- Effetti collaterali dei farmaci (capogiri, ematomi, tosse persistente, ecc.)
- Dubbi su terapia, dosi o interazioni