Trattamento delle ulcere cutanee
Le ulcere cutanee sono ferite della pelle che non guariscono spontaneamente
e tendono a rimanere aperte per settimane o mesi. Le più frequenti sono:
- le ulcere da pressione (o da decubito), che compaiono quando una parte
del corpo resta troppo a lungo appoggiata sul letto o sulla poltrona;
- le ulcere venose, tipiche delle gambe, legate a problemi di circolazione
venosa e gonfiore cronico.
Quando sospettare un'infezione
Un'ulcera può infettarsi. I segni più comuni sono:
- arrossamento e pelle calda intorno alla ferita;
- gonfiore della zona;
- dolore in aumento rispetto ai giorni precedenti;
- presenza di fibrina, cioè materiale giallastro sul fondo dell'ulcera;
- eventuale cattivo odore.
In presenza di questi sintomi è necessario far valutare l'ulcera dal medico,
che deciderà se iniziare una terapia antibiotica.
Pulizia del fondo dell'ulcera (debridement)
Per guarire bene, l'ulcera deve essere ripulita correttamente. Il medico
o l'infermiere rimuovono:
- croste dure;
- fibrina e materiale giallastro;
- tessuto morto o non vitale.
Questo procedimento si chiama debridement e permette ai tessuti sani di
ricrescere. Non deve essere eseguito da soli a casa, ma solo da personale
sanitario.
Mantenere un microambiente umido
Oggi sappiamo che le ferite non devono essere lasciate seccare. Le medicazioni
moderne creano un microambiente umido, che:
- favorisce la cicatrizzazione;
- riduce il dolore;
- evita che la medicazione aderisca al fondo dell'ulcera;
- riduce il rischio di nuove infezioni.
Il tipo di medicazione (gel, schiuma, idrocolloide, ecc.) viene scelto dal
medico o dall'infermiere in base alle caratteristiche dell'ulcera.
Alimentazione: importanza delle proteine
Per riparare una ferita, il corpo ha bisogno di proteine e di un buon
apporto di vitamine e sali minerali. È quindi importante:
- seguire un'alimentazione adeguata, ricca di proteine (carne, pesce, uova,
latticini, legumi);
- evitare diete troppo povere o sbilanciate;
- se necessario, valutare con il medico un eventuale supporto nutrizionale.
Curare anche la causa dell'ulcera
Per evitare che l'ulcera peggiori o torni, non basta medicare la ferita:
bisogna intervenire anche sulla causa.
Ulcere da pressione
- cambiare posizione frequentemente (di solito ogni 2 ore, secondo indicazioni
del medico);
- usare materassi e cuscini antidecubito;
- evitare pressioni prolungate sulla zona malata.
Ulcere venose
- curare la stasi venosa con calze elastiche, se prescritte;
- camminare regolarmente, nei limiti del possibile;
- tenere le gambe sollevate quando si è seduti o sdraiati;
- controllare il gonfiore delle gambe.
Quando rivolgersi al medico
- se l'ulcera non tende a migliorare entro 1–2 settimane;
- se compaiono febbre, dolore marcato o arrossamento diffuso;
- se la medicazione si sporca rapidamente di secrezioni;
- se la persona ha diabete, problemi circolatori o difficoltà motorie.
Il medico valuterà se modificare la medicazione, richiedere esami, coinvolgere
un servizio di assistenza infermieristica o altri specialisti.
Queste informazioni hanno carattere generale e non sostituiscono il parere
del medico curante.
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