Per i viaggiatori che si recano in vacanza nei paesi esotici; Io stress dei lunghi viaggi in aereo;

le nuove condizioni climatiche; il cambiamento delle abitudini alimentari e di stile di vita portano

frequentemente a dei disturbi gastroenterici. Anche se in genere comportano una patologia ad esito

benigno, è opportuno che vengano osservate determinate norme igienico alimentari che preservino

da una eventuale contaminazione batterica.

E' il disturbo intestinale più frequente in coloro che si recano nei paesi tropicali.

La diarrea è il sintomo di una intossicazione alimentare da virus; batteri e le loro tossine.

E' solitamente innocua e rapidamente reversibile; ma è bene non sottovalutarla.

Basso rischio: Australia; Nuova Zelanda

Medio rischio: Caraibi, Africa del Nord; Isole del Pacifico, Africa del Sud

Alto rischio: Africa Centrale; America Latina; Asia

Per una corretta informazione sulle cause e rischi di questa malattia è utile dare ,li viaggiatori

consigli dettagliati sui principi generali di igiene alimentare.

1 suggerimenti che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità indica per la prevenzione

della diarrea sono:

• il latte non pastorizzato deve essere sempre bollito
• l'acqua deve essere sempre bollita, clorata e filtrata
• bisogna usare sempre compresse disinfettanti per lavare frutta e verdura
• evitare il ghiaccio che non sia stato preparato con acqua purificata (bollita o da bottiglia sigillata)
• ogni alimento crudo rischia di essere contaminato; per cui frutta e verdura devono essere sbucciate o pelate
• ogni alimento cotto deve essere stato cotto completamente e recentemente; e conservato a temperatura inferiore ai 10°C
• ogni alimento cotto e conservato a temperatura ambiente (15-40°Cl dopo 4 o 5 ore è considerato ad alto rischio di malattie poiché avviene una moltiplicazione di batteri contaminanti
• pesci e crostacei contengono spesso tossine pericolose (in diversi momenti dell'anno per ogni paese) anche se cotti.

Cibi permessi: tè; bibite non gassate e a temperatura ambiente;

r i so ;

carne di manzo e vitello; pollame;

pesce;

prosciutto magro; bresaola;

formaggio non fermentato (ricotta; mozzarella); .

olio; burro in piccole quantità;

verdure inizialmente lessate; poi anche crude ma a piccole dosi

pane tostato; grissini;

uova alla coque;

agrumi; pesche; uva; mele.

Cibi sconsigliati: caffè; alcoolici, cacao

latte(nella fase acuta);

maiale; selvaggina;

cavolo, pancetta, salame;

pane integrale;

uova fritte o sode;

fichi; fragole, frutta secca; frutti di bosco.

Quando il disturbo è di lieve intensità un semplice provvedimento è quello di reintegrare la

disidratazione bevendo un liquido contenente sale e glucosio. Quando invece la diarrea è più

intensa bisogna ricorrere ai consigli di un medico per una terapia più adatta a controllare eventuali

complicanze:

• aumentare sempre l'assunzione di acqua sospendendo l'assunzione di cibi solidi
• assumere farmaci antidiarroici a basse dosi e per un breve periodo
• assumere farmaci antibiotici (per esempio l'associazione di bacitracina + neomicina; ribostamicina; ecc.) in caso di origine batterica della diarrea
• assumere preparati per il ripristino della flora intestinale (soprattutto se si assumono contemporaneamente degli antibiotici).